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Quasi 200 compagnie di navigazione hanno invitato le principali nazioni marittime ad adottare la prima tassa globale sui gas serra (GHG), con l'obiettivo di ridurre le emissioni del settore. L'appello, proveniente dalla Getting to Zero Coalition, arriva in vista della riunione dell'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) a Londra (14-17 ottobre).
L'IMO, che regola la navigazione internazionale, punta a emissioni nette zero di GHG marittimi entro il 2050 circa. Ad aprile, i suoi stati membri hanno concordato un quadro: una tassa minima sui GHG per le navi sopra determinate soglie e uno standard per l'introduzione graduale di carburanti più puliti.
La prossima riunione deciderà se le regole entreranno in vigore nel 2027. Se approvate, si applicheranno alle navi con stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate, che rappresentano l'85% delle emissioni di carbonio del settore. Un rifiuto ritarderebbe la decarbonizzazione e danneggerebbe gli obiettivi climatici globali, secondo la Clean Shipping Coalition.
Tra i sostenitori figurano la Camera di Commercio Internazionale della Navigazione (che rappresenta l'80% della flotta mercantile globale) e aziende con sede negli Stati Uniti, che preferiscono un sistema unificato rispetto a regole regionali. Il quadro darebbe alle aziende la certezza di investire in tecnologie pulite.